I percorsi
assistenziali appropriati, a tutela delle donne richiedenti e titolari di
protezione internazionale, consentono di individuare precocemente eventuali patologie trasmissibili
e adottare, oltre alle misure di salvaguardia della salute individuale, anche
le opportune attività di sorveglianza richieste dal Regolamento sanitario
internazionale, oltre a permettere il superamento della parcellizzazione e dell’estemporaneità
delle soluzioni, per approdare a modalità assistenziali e pratiche di sanità
pubblica, per quanto possibile, standardizzate e basate sulle evidenze
scientifiche.
Sulla
base di questa premessa, il gruppo di lavoro della Regione Sicilia, costituito
da rappresentanti delle diverse ASP territoriali, sta lavorando alla
realizzazione di un percorso assistenziale per la presa in carico di donne
titolari o richiedenti di protezione internazionale per la diagnosi e la cura dell’abuso
sessuale, delle malattie sessualmente trasmissibili e delle mutilazioni
genitali femminili.