L’IMPORTANZA DELLA MEDIAZIONE ESPERIENZE A CONFRONTO CON IL PROGETTO #ICARE
"Attraverso i migranti e i mediatori ho imparato a conoscere le malattie del mondo"
"Icare è stato salvifico in questo periodo di emergenza"
"Questo progetto ha iniziato veramente ad aiutare i migranti nel loro periodo più difficile, il momento della malattia. Loro si trovano in ospedale e sono ancora più smarriti, non sanno cosa fare, cosa pensare...avere una persona che spiega è importantissimo"
Queste sono solo alcune delle riflessioni emerse durante il Workshop "La mediazione interculturale" in corso nella giornata del 22 settembre a San Vito Lo Capo (TP) nella meravigliosa cornice del giardino di Palazzo La Porta, sede del Comune di San Vito Lo Capo.
Al workshop ha preso parte la Cooperativa Sociale BadiaGrande in quanto unica cooperativa nel territorio della provincia di Trapani ad avere centri quarantena da Covid-19, nonchè - così come è stata definita - "una delle più importanti realtà nel territorio siciliano".
La giornata è stata dedicata principalmente ai mediatori che hanno avuto modo di interagire all'interno di un setting in cui erano presenti medici, psichiatri, psicologi del territorio della Regione Lazio, Regione Emilia Romagna e naturalmente della Sicilia.
Ci si è confrontati sull'importanza della mediazione, fondamentale in un colloquio tra professionisti e utenza, mediazione che non si limita ad una mera traduzione o ad una facilitazione linguistica ma all'interpretazione e alla conoscenza di tratti culturali, di usi e costumi tipici di un popolo o di un'etnia. Nel confronto è stata sottolineata la necessità di conoscere realtà e dinamiche molteplici per apprendere opportunità e strategie diverse per fronteggiare condizioni simili.
Le testimonianze dei mediatori che hanno vissuto sulla loro pelle la "trasformazione" della loro vita da utenti nei centri di accoglienza a operatori; l'esperienza pluridecennale di mediatori che hanno visto le difficoltà e i momenti altalenanti del fenomeno migratorio; il confronto tra Istituzioni di regioni diverse... e tanto altro... ha permesso un incontro ricco e pieno di entusiasmo e motivazione per la professione che non tutti hanno scelto ma che professano come missione di vita.
La notizia del workshop ripresa anche sulla pagina FB di Radio OpenVoice
"Questo è un progetto speciale, un progetto che finalmente aiuta non solo gli operatori ma anche i migranti. Li aiuta soprattutto a vivere dignitosamente il momento di malattia sapendo cosa hanno e cosa devono fare per guarire".
"Il primo progetto che parla di salute, un faro per capire come muoversi nel sistema sanitario ma soprattutto abbiamo capito che la salute è un diritto di tutti."