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Storytelling ICARE

Esperienze positive di migranti e rifugiati

 

Raccontare l'esperienza positiva di migranti e rifugiati scaturisce dal forte bisogno di ICARE di concretizzare la propria mission anche attraverso la realizzazione della continuità territoriale a livello nazionale per il target group

 

Storytelling Toscana-Lazio

Una famiglia persa nelle pieghe delle segnalazioni: gestione interregionale di un caso di famiglia rifugiata con criticità alloggiativa

 

La nostra storia comincia con una segnalazione informale da parte di una ostetrica del consultorio pisano di via Torino il giorno 03/09/2020.
Una signora originaria di Aleppo viene seguita dal consultorio allorquando sono in accoglienza presso una struttura, gestita dalla comunità di Sant’Egidio, afferente al progetto dei Corridoi Umanitari. All’inizio le informazioni relative alla fase pre-migratoria e al periodo di accoglienza erano frammentarie in quanto la richiesta formulata dalla famiglia era piuttosto puntuale e non richiedeva ulteriori approfondimenti sul profilo storico-biografico. Piano piano si ricostruisce un quadro piu’ completo. Si trattava di una famiglia siriana, originaria di Aleppo e appartenente alla comunità armena. Il nucleo familiare è composto da padre (46 anni), madre (35 anni), un figlio di 10 anni e una figlia di 2,5 anni. Entrambi i genitori sono titolari di asilo politico mentre i figli hanno ottenuto un Permesso di Soggiorno per motivi familiari collegato alla protezione internazionale dei genitori. Al momento del contatto con il progetto ICARE si trovano in Armenia, a Sevan, dato che la signora è titolare di nazionalità armena oltre che siriana.

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Storytelling Emilia Romagna-Toscana

La storia di B. - Un "viaggio" nel "viaggio"

 

Inizia così la storia di B.
B. e’ una donna di
anni 25 di origine nigeriana, scarsamente alfabetizzata, giunge al primo accesso accompagnata dagli operatori
dell’unità di strada, affetta da dolore cronico a livello clitorideo per
effetto secondario da MGF, in carico presso i servizi Consultoriali di Pisa e
di Pontedera nell'ambito del progetto Icare. Il dolore cronico è legato alla
presenza di una ciste solida sopra-clitoridea . la ginecologa ipotizza che
potrebbe essere un neurinoma, ma la sua natura potrà essere indagata solo inseguito
ad eventuale intervento. B effettua cosi’ una visita specialistica a Firenze
per MGF e nel corso della visita si rileva una mutilazione di grado 2B. Il team
Icare ritiene necessaria una consultazione diagnostica di II livello
per valutare gli interventi terapeutici necessari. In attesa della riapertura del Centro di
riferimento per MGF a Torregalli, riteniamo necessario individuare un’altra
struttura, al di fuori del territorio regionale, possibilmente all'interno del
circuito Icare, per proseguire il percorso
diagnostico e terapeutico della signora.

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