Sono
quattro i migranti sbarcati a Trapani e soccorsi dalla nave Sea Watch 4, presi
in carico nell’ambito del progetto europeo ICARE (Integration And Community
Care for Asylum and Refugees in Emergency), per le cure specialistiche e per
gli esiti di presunta violenza subita negli centri di detenzione in Libia.
Il
progetto, di cui è capofila regionale il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp
di Trapani, oltre che fornire attrezzature, materiali sanitari e DPI, kit di
tamponi rapidi anti Covid 19, prevede anche il miglioramento dell’assistenza
sanitaria di II livello per i migranti, attraverso l’organizzazione di otto
equipe specialistiche composte da medici, pediatri di libera scelta,
ostetriche, infermieri, assistenti sociali, psicologi, pedagogisti, mediatori
linguistico-culturali al fine di garantire un’assistenza specifica.
L’intera
operazione ha interessato 457 migranti di cui 423 uomini, 34 donne, 166 minori
non accompagnati e 6 minori accompagnati di varia età compreso un neonato di 8
mesi, che sono stati sottoposti alle visite di rito dei sanitari USMAF.
Tutti i
soggetti sono stati sottoposti a screening Covid 19 in collaborazione con gli
operatori della Croce Rossa a cui l’Asp di Trapani ha fornito i kit, risultando
negativi al virus 457 ospiti migranti e 29 operatori dell’equipaggio della
nave.
Per l’Asp di Trapani, la cui competenza è del Dipartimento di
Prevenzione, ha coordinato le attività sanitarie il servizio di Tutela della
salute dei migranti di cui è responsabile il dott. Antonino Sparaco (nella foto).